Luca pancrazzi - meditabondi, barcamenanti, fuori registro e buchi bianchi

Luca pancrazzi - meditabondi, barcamenanti, fuori registro e buchi bianchi Segnalato da Tiziana Pantaleo

Tiziana Pantaleo

Categoria: Mostre

Data: dal 11 maggio 2024 al 22 giugno 2024

Indirizzo: via Maletto 5

Provincia: Palermo

Orario di apertura: inaugurazione ore 18. Dal martedì al sabato dalle 16 alle 20

Sito internet: www.rizzutogallery.com

Referente: Tiziana Pantaleo

E-mail: tizianapantaleo@rizzutogallery.com


RizzutoGallery è orgogliosa di presentare la mostra personale di Luca Pancrazzi (Figline Valdarno, Firenze, 1961. Vive e lavora a Milano) dal titolo Meditabondi, barcamenanti, fuori registro e buchi bianchi. “Questa mostra è esplicativa della pratica e del campo d’azione dell’artista che vuole sottrarre all’interpretazione dello sguardo e alla dittatura della ragione l’opera per portarla ad essere protagonista di test quantistici dove gli obbiettivi sono simultanei e la costituzione del quadro è il risultato di più incidenti di percorso calcolati e non.”

La mostra sarà inaugurata sabato 11 maggio 2024 alle ore 18, e resterà visitabile fino al 22 giugno, dal martedì al sabato, dalle 16 alle 20.

Luca Pancrazzi dopo gli studi accademici a Firenze, nella seconda metà degli anni Ottanta inizia ad esporre e viaggia negli Stati Uniti, dove lavora presso Jo Watanabe Studio alla realizzazione di grafiche e wall drawings di Sol Lewitt e poi a Roma nello studio di Alighiero Boetti.

Dagli anni Novanta è autore di una ricerca basata sull’analisi del medium artistico, sulle possibilità creative dell’errore e dell’uso composito di tecniche e materiali. Esplora le immagini come linguaggio manipolabile e trova nella archiviazione una pratica essenziale del suo fare artistico. Indaga la correlazione tra ripetitività e mutamento e utilizza con rigore differenti tecniche, materiali e processi per soddisfare i suoi obiettivi. Si esprime attraverso la pittura, il disegno, la fotografia, il video, l’installazione ambientale, la scultura, azioni in condivisione con altri artisti e progetti editoriali.

Pancrazzi realizza i suoi lavori con un senso globale ciclico interpretabile attraverso serie di opere che in maniera autonoma si intrecciano e si dipanano nel tempo e che individualmente sono protagoniste di una trama interpretativa più ampia. Lo spazio metropolitano e il paesaggio sono i temi trattati con più assiduità; paesaggi-archetipo, ampi spazi vuoti senza narrazione, orizzonti tra cielo e terra da cui emergono minute infrastrutture architettoniche, luoghi di passaggio, paesaggi meta-moderni solitari dove luoghi reali perdono la connotazione propriamente geografica per diventare simboli.

 

Il suo lavoro è stato esposto in mostre personali e collettive in sedi pubbliche tra cui: Biennale di Venezia (1997), Triennale di New Delhi (1997), Biennal of Cetinje (1997), Triennale di Vilnius (2000), Whitney Museum of American Art at Champion (1998), Biennal of Valencia (2001), Moscow Biennal of Contemporary Art (2007), Quadriennale di Roma (2008). P.S.1 Contemporary Art Center (1999), Galleria Civica di Modena (1999), Museo Marino Marini (2000), Palazzo delle Papesse (2001), Museo Revoltella (2001), Galerie Lenbachhaus und Kunstbau (2001), GAMEC (2001), Museo Cantonale d’Arte di Lugano (2002), Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci (2002), Zentrum Fur Kunst und Medientechnologie (2003), PAC (2004), MAN (2004), MART Trento e Rovereto (2005), MAMbo (2006), Macro (2007), Vietnam National Museum of Fine Arts (2007), Fondazione Pomodoro (2010), Museo per Bambini di Siena (2010), Palazzo Te, (2016).

Dal 2019 è tra gli artisti rappresentati dalla RizzutoGallery.



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